A volte quando un film non dura troppo è una cosa buona così va dritto al sodo senza perdersi in lungaggini inutili. Altre volte, però, non è così ed è questo il caso di The Silence, appena sbarcato su Netflix.
Sì, perché il film diretto da John R. Leonetti (noto per essere stato il direttore della fotografia di molti prodotti di successo, come The Mask e The Conjuring) avrebbe dovuto approfondire meglio alcune tematiche non affrontate per nulla o troppo velocemente, come l’incidente che ha causato la sordità della protagonista (Kiernan Shipka, Le terrificanti avventure di Sabrina) o l’incontro con l’inquietante setta di estremisti religiosi (che sono riusciti nell’impresa di infastidire più degli uccellacci provenienti da una caverna sotterranea).
La trama si può sintetizzare con le stesse parole usate da Netflix: “Con il mondo assediato da creature letali che cacciano usando l’udito, un’adolescente e la sua famiglia cercano rifugio fuori città e incontrano una setta misteriosa“. Insomma, la regola fondamentale per sopravvivere è non fare rumore che, naturalmente, ricorda il bellissimo A Quiet Place diretto e con John Krasinski e la moglie Emily Blunt, con cui ogni tipo di paragone è impietoso. Ma riecheggia anche il non vedere di Bird Box con Sandra Bullock, sempre presente sul catalogo Netflix.
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