23 maggio. È il giorno del doveroso ricordo della Strage di Capaci. Ma è anche quello della retorica, delle frasi fatte, delle incoerenze.
Oggi, come sempre è successo, molti quotidiani si prodigano a pubblicare il racconto di quell’attentato ma anche le varie dichiarazioni: da Mattarella a Conte, dalla Casellati a Fico, ecc., ecc.
Ma chi se li legge? Forse, c’è curiosità più che altro per quello che afferma il Capo dello Stato e oggi ha inviato una lettera ai giovani delle scuole coinvolte nel progetto La nave della legalità. Belle parole, di certo. Personalmente, però, ho evitato di imbattermi volutamente su tutte le altre, di cui i feed dei social media sono pieni.
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