Italia Viva, decidendo di non partecipare al voto della relazione del presidente della Giunta per le immunità del Senato, Maurizio Gasparri, ha di fatto permesso a Matteo Salvini di non andare a processo per la vicenda Open Arms. Sì, è vero ci sarà il voto al Senato ma quanto accaduto oggi ha molte valenze politiche.
Anzitutto, bisogna anche registrare i voti favorevoli al respingimento della richiesta di autorizzazione a procere per l’ex ministro di Michele Giarruso – ex M5S e oggi al Misto – e della pentastellata Alessandra Riccardi. In pratica, entrambi hanno definito coerente la propria decisione perché ritengono simili i casi Gregoretti e Open Arms.
Un’altra mazzata per il MoVimento 5 Stelle – che evitò il processo a Salvini quando governava con lui per poi cambiare idea quando il leader della Lega è diventato un avversario – è stata data dai renziani. Francesco Bonifazi, capogruppo di Italia Viva in Giunta, ha affermato che «la motivazione principale per cui Italia Viva decide di non partecipare al voto risiede però nel fatto che, dal complesso della documentazione prodotta, non sembrerebbe emergere l’esclusiva riferibilità all’ex Ministro dell’Interno dei fatti contestati». In pratica, la decisione di Salvini sull’Open Arms non è stata autonoma bensì rientrante nell’ambito dell’intero governo di allora. I renziani, di fatto, hanno confermato l’incoerenza pentastellata e, soprattutto, l’uso politico del sì al processo contro Salvini.
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